Oggi analizzeremo il Kryos Cuplex XT, la punta di diamante della serie di Waterblock per processori, prodotto da Aquacomputer. L’azienda è riuscita a realizzare un prodotto dalle caratteristiche uniche, sia per quanto riguarda l’elevata compatibilità di aggancio, sia per la sua efficienza in termini di raffreddamento e strozzatura di portata.
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Presente sul mercato con un catalogo molto vasto, l’azienda tedesca Aqua Computer GmbH & Co si è fatta conoscere sul mercato per la qualità dei suoi prodotti. La maggior parte di essi sono realizzati completamente dalla casa, avvalendosi di macchinari ad alta tecnologia, come Laser NdYAG e CO2 nonché centri di fresatura a controllo numerico, sia per la lavorazione della plastica che del metallo. Anche la componentistica elettronica viene realizzata da ingegneri espertissimi di Aquacomputer. I suoi prodotti rispettano i più alti standard di qualità.
Ma veniamo al prodotto oggetto di questa recensione. Il Kryos Cuplex, in generale, è presente a catalogo in ben 4 versioni, che si differenziano da piccoli particolari. Esaminandoli da vicino, la variante con la sigla finale XT, è superata solo dalla versione con la sigla finale HF che ha il top in rame, ma per quanto riguarda le prestazioni non ha nulla da invidiare al modello top di gamma. A seguire con caratteristiche inferiori vi sono il Kryos Cuplex Pro e il Kryos Cuplex Delrin. Il fattore che accomuna tutta la serie è la base composta da ben 2000 micropin. A primo sguardo notiamo subito il Top in ottone nichelato e l’adozione dell’ultimo sistema di fissaggio a staffe integrate nel waterblock. La variante Pro si differenzia per Top in ottone mentre la variante Delrin è priva della staffa di fissaggio posteriore, ha il Top in acetal nero e il sistema di fissaggio di precedente concezione.
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